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Dal buio alla luce

In contesto storico riscoprendo l'impianto originale dell'edificio con forme e tecnologie attuali

Questo progetto si distingue come uno dei più significativi, rappresentando un vero e proprio laboratorio di sperimentazione nelle fasi di costruzione. È stato reso possibile grazie alla collaborazione con un'impresa che ha dimostrato grande capacità nel soddisfare le mie richieste. L'edificio ha subito interventi strutturali pesanti, incluso un ampliamento in un'area vincolata.

Durante il processo, tutti i solai sono stati demoliti e ricostruiti riutilizzando le strutture preesistenti, opportunamente trattate con sabbiatura. Le antiche travi sono state riposizionate nella loro posizione originale, mentre le nuove, intenzionalmente differenziate, hanno enfatizzato ulteriormente la storicità dell'edificio. Un meticoloso lavoro di ricerca è stato svolto nella produzione di cementi pigmentati, impiegando ossidi di ferro miscelati manualmente nella betoniera. Le prove preliminari sui plinti hanno guidato la definizione del colore desiderato, garantendo una tonalità intensa simile al cioccolato, che, dopo l'asciugatura, ha assunto sfumature rosse.

L'obiettivo primario dell'intervento è stato analizzare l'ambiente circostante per restituire all'edificio la sua autentica identità, modernizzandolo con un tocco contemporaneo ispirato alle idee di Le Corbusier, ma senza sacrificarne l'originalità.

Lo studio delle facciate ha incluso anche il fabbricato adiacente, inizialmente unito all'edificio principale, permettendo così una visione olistica della composizione architettonica e garantendo una continuità estetica.

Durante il recupero, sono emerse antiche arcate in pietra gallina locale, un materiale tradizionale che conferisce un carattere distintivo all'edificio. Un nuovo loggiato è stato creato all'ultimo piano per mitigare gli interventi degli anni cinquanta e ristabilire una connessione visiva con l'ambiente esterno.

Internamente, l'edificio è stato svuotato e riorganizzato per adattarlo alle nuove esigenze distributive. Una scala e un nuovo volume hanno richiesto l'implementazione di un sistema statico in cemento pigmentato, una tecnica innovativa che ha consentito superfici di cemento colorate e personalizzate.

Le travi del secondo piano sono state recuperate e riposizionate nel rispetto dell'aspetto storico dell'edificio. Per completare l'aspetto esterno, la facciata è stata rifinita con intonaco tradizionale, mantenendo un legame con la storia e le tradizioni passate, e al contempo inserendo elementi innovativi come il cemento pigmentato.

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