Il concept per la ristrutturazione completa della villetta bifamiliare, nota come "The Blue House", ha avuto origine durante una cena, basandosi su un'ipotesi di planimetria catastale e un lucido. Fin dall'inizio, è stato fondamentale comunicare ai clienti che il processo di trasformazione sarebbe stato complesso a causa delle criticità legate al muro portante centrale, che limitava le dimensioni delle camere da letto.

Il tanto atteso giorno della prima visita è finalmente giunto, rivelando che l'edificio, costruito negli anni '50 con tecniche di base e pietra locale, richiede interventi mirati per valorizzare gli spazi interni. Il progetto deve assicurare l'abbondante presenza di luce naturale negli ambienti diurni e un collegamento con il giardino privato sul tetto. Tuttavia, lo spazio limitato impone un intervento significativo: la demolizione di sei metri del muro portante su una lunghezza totale di dodici metri.

Questo intervento permette di guadagnare volume per tre camere da letto e due bagni, mantenendo spazio sufficiente per cucina, sala da pranzo, salotto e studio.

Per massimizzare l'illuminazione interna, viene installata una porta-finestra che, attraverso una nuova scala appositamente progettata, conduce al livello del giardino privato.

Il nome "The Blue House" si riferisce al colore esterno della casa, che nel tempo si è scurito a causa dell'esposizione al sole. Questa tonalità di blu è mantenuta anche negli interni, accostata a sfumature di miele che si armonizzano con i materiali del pavimento in ciliegio e pietra di prun.

Durante la ristrutturazione, la villetta recupera l'eleganza con un completo restyling degli interni, inclusa la sostituzione totale degli impianti, incluso il riscaldamento a pavimento. L'interrato viene ridefinito con nuovi ambienti come una taverna, una lavanderia e una cantina, oltre al già esistente garage. Il muro di contenimento del giardino, inizialmente in pericolo di cedimento, è ricostruito preservando le colonnine originali con i loro decori d'epoca. Modifiche significative sono apportate per valorizzare il collegamento con il giardino retrostante, tra cui la realizzazione di una scala rivestita in pietra locale.

I lavori hanno avuto inizio il 3 marzo 2019 e sono stati completati con successo il 12 dicembre 2019.